Quali sono i sintomi?
Come precedentemente detto, la sintomatologia è spesso, ma non sempre, ad insorgenza acuta e può presentarsi con diversi gradi d’intensità e diversi decorsi (i sintomi possono rimanere stazionari, peggiorare nell’arco di ore o giorni o tendere al miglioramento spontaneo).
Oltre ad uno stato generale di malessere che può manifestarsi con abbattimento, anoressia e vomito ripetuto, il paziente può presentare, da soli o associati, diversi deficit neurologici quali head-tilt (testa ruotata su un lato, quindi con un orecchio verso il pavimento), atassia vestibolare (incoordinazione dei quattro arti con difficoltà a mantenere l’equilibrio), inclinazione del corpo su un lato con conseguenti cadute o addirittura rotolamenti dal medesimo lato, nistagmo (movimento oscillatorio involontario degli occhi), strabismo, ventrale o ventrolaterale, di un occhio e paresi o paralisi del nervo facciale (un labbro del paziente sarà più pendulo del controlaterale, conferendo un aspetto asimmetrico del muso).
Il quadro sintomatologico fin qui descritto è riscontrabile sia nelle forme centrali (intracraniche) che periferiche (extracraniche) e quindi non fornisce alcuna indicazione sulla natura e gravità della causa sottostante ma è solo indicativo, genericamente, di sindrome vestibolare.
Esistono poi alcuni deficit neurologici, pochi e non sempre di facile valutazione (particolarmente nelle fasi acute), che permettono di distinguere clinicamente tra una forma centrale ed una forma periferica.
Nelle forme periferiche possiamo avere la così detta Sindrome di Horner, un complesso di deficit neurologici che possono presentarsi tutti contemporaneamente o meno, che comprendono miosi (pupilla più piccola della controlaterale), enoftalmo (occhio infossato nella cavità orbitale e quindi apparentemente più piccolo dell’altro), procidenza della terza palpebra (la terza palpebra, sorta di membrana che solitamente non si vede, si solleva andando a coprire parte della superficie dell’occhio) e ptosi palpebrale superiore (la palpebra superiore cadente).
Nelle forme centrali possiamo avere deficit propriocettivi (erronea percezione della posizione del proprio corpo), sintomi cerebellari quali dismetrie (movimenti degli arti esageratamente ampi e scoordinati tra di loro) e/o tremori intenzionali (movimenti oscillatori del capo quando mangiano), alterazioni di altri nervi cranici, deficit neurologico del normale stato mentale.
La distinzione tra forma centrale e forma periferica è importante in quanto, come già detto, l’elenco delle possibili cause differisce tra una forma e l’altra e conseguentemente differisce anche l’iter diagnostico e l’eventuale protocollo terapeutico.